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Regime fiscale degli omaggi, spese di vitto, alloggio e trasferte

Con l’approssimarsi delle festività natalizie è consuetudine fare degli omaggi a clienti, fornitori e personale dipendente (e assimilato) organizzare cene aziendali ed eventi di fine anno con dipendenti, clienti e fornitori.

Con la presente circolare, pertanto, schematizziamo, per una rapida consultazione, la disciplina contabile e fiscale ai fini IVA, e delle imposte dirette.

Regime fiscale degli omaggi

Omaggi da imprese a clienti e fornitori

Tipologia di bene Importo Detraibilità IVA Classificazione imposte dirette Regime IVA della cessione
Beni prodotti o commercializzati dall’impresa Qualsiasi importo SI Costo di acquisto di merci/materiale di produzione Costituisce cessione imponibile di beni con emissione di fattura o autofattura per omaggi

(vedi nota 1)

Beni non rientranti nell’attività d’impresa Costo unitario non superiore a € 50,00

(vedi nota 2)

SI Omaggi deducibili Costituisce cessione fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2, c. 2, n. 4) D.P.R. 633/1972.

Non c’è obbligo di emissione della fattura.

Costo unitario superiore ad € 50,00

(vedi nota 2)

NO Spesa di rappresentanza deducibile *

*con riferimento ai ricavi della gestione caratteristica, la spesa è deducibile entro il limite del: 1,50% fino a 10 milioni di euro; 0,6% da 10 a 50 milioni di euro; 0,4% oltre i 50 milioni di euro

Omaggi da professionisti a clienti e fornitori

 

Tipologia di bene Importo Detraibilità IVA Classificazione imposte dirette Regime IVA della cessione
Tutti Costo unitario non superiore a € 50,00

(vedi nota 2)

SI Spese deducibili nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta Costituisce cessione fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2, c. 2, n. 4) D.P.R. 633/1972.

Non c’è obbligo di emissione della fattura.

Costo unitario superiore ad € 50,00

(vedi nota 2)

NO

Omaggi da imprese e professionisti a personale dipendente ed assimilato

 

Tipologia di bene Importo Detraibilità IVA Classificazione imposte dirette Regime IVA della cessione
Beni o servizi prodotti o commercializzati dall’impresa Qualsiasi importo SI Spese per prestazioni di lavoro dipendente interamente deducibili Costituisce cessione imponibile di beni o servizi con emissione di fattura o autofattura per omaggi

(vedi nota 1)

Beni o servizi non rientranti nell’attività d’impresa Qualsiasi importo NO Spese per prestazioni di lavoro dipendente interamente deducibili Costituisce cessione fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2, c. 2, n. 4) D.P.R. 633/1972.

Non c’è obbligo di emissione della fattura

Imposizione in capo al dipendente

 

Tipologia di erogazione Importo Imposizione in capo al dipendente
Omaggi ed erogazioni liberali in natura Fino a € 1.000

oppure

Fino a € 2.000 se con figli a carico

Esclusi dalla formazione del reddito
Oltre € 1.000

oppure

Oltre € 2.000 se con figli a carico

Concorrono alla formazione del reddito

(vedi nota 3)

Erogazioni in denaro Qualsiasi Concorrono alla formazione del reddito

Note comuni sugli omaggi

Per la consegna dei beni oggetto di cessione gratuita è consigliabile l’emissione del documento di trasporto sul quale indicare la causale del trasporto (omaggio, cessione gratuita, ecc.) allo scopo di vincere la presunzione di cessione a titolo oneroso di cui al D.P.R. 441/1997.

Nota 1

La fattura elettronica emessa per autoconsumo di beni propri per omaggi deve essere sempre inviata al SdI. Come indicato dall’Agenzia delle Entrate, i dati del cessionario/committente coincideranno con quelli del cedente/prestatore. Nel campo “tipo documento” deve essere indicato il codice TD27. La fattura è annotata nel solo registro delle fatture emesse.

Nota 2

Qualora il bene omaggiato sia composto da un insieme di beni costituenti un’unica confezione (esempio tipico è il cesto di prodotti), al fine di individuare il regime fiscale da applicare sia ai fini IVA, sia ai fini delle imposte sui redditi, si deve considerare il valore del bene nel suo complesso, anziché quello dei singoli componenti.

Nota 3

Qualora il limite di € 1.000,00 (€ 2.000,00 per i dipendenti con figli a carico) venga superato, concorrerà alla formazione del reddito l’intero valore e non solo la parte eccedente.

Omaggio di buoni spesa e buoni carburante

È ormai diventata prassi diffusa l’acquisto di buoni spesa o buoni carburante da consegnare ai propri dipendenti, clienti e fornitori da utilizzare per effettuare acquisti di beni presso gli esercizi commerciali del soggetto emittente, ovvero presso i punti vendita convenzionati.

In tal caso la normativa prevede che, al momento della consegna, venga emessa dall’emittente il buono una fattura fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2 comma 3 lettera a) D.P.R. 633/1972, la quale dovrà riportare il numero dei buoni spesa acquistati, il loro valore nominale e l’importo totale.

L’acquisto di buoni spesa e buoni carburante, quindi, non permette la detrazione dell’IVA sull’acquisto, la quale sarà applicata solo al momento della riconsegna del buono spesa al punto vendita, mentre il costo sostenuto rientra nel normale regime degli omaggi come indicato nei paragrafi precedenti.

Regime fiscale delle spese di vitto, alloggio e trasferte

Viene di seguito schematizzata la disciplina relativa alle spese per vitto, alloggio e trasferte prevista per imprese e professionisti, precisando che:

  • tutte le spese elencate si intendono sostenute direttamente dall’impresa o dal professionista (sono quindi esclusi i rimborsi a piè di lista);
  • per spese di trasferta si intendono spese sostenute per viaggi e spostamenti (es. biglietti aerei, treno, taxi, ecc.);
  • per spese di rappresentanza si intendono spese sostenute per erogazioni gratuite, con finalità promozionali (relativamente all’immagine dell’impresa), ragionevoli e coerenti con le pratiche commerciali di settore.

Spese di vitto, alloggio e trasferte sostenute da imprese

 

Tipologia di spesa Detraibilità IVA Deducibilità costo Classificazione
Spese di vitto e alloggio titolare, soci di società di persone, amministratori di Srl e Spa SI 75% Pasti e soggiorni
Spese per trasferte titolare, soci di società di persone, amministratori di Srl e Spa SI 100% Spese per viaggi
Spese per vitto, alloggio e trasferte personale dipendente e collaboratori coordinati e continuativi SI 100% Pasti e soggiorni – Lavoratori dipendenti /

Spese per viaggi

Spese di vitto e alloggio per ospitalità clienti a mostre, fiere ed esposizioni ed eventi simili e visite a sedi, stabilimenti o unità produttive SI 75% Pasti e soggiorni
Spese di viaggio (trasporto di persone) per ospitalità clienti a mostre, fiere ed esposizioni ed eventi simili e visite a sedi, stabilimenti o unità produttive NO 100% Spese per viaggi
Spese di vitto e alloggio di rappresentanza NO 75% Pasti e soggiorni – Spese di rappresentanza *
Altre spese di rappresentanza NO 100% Spese di rappresentanza *

*con riferimento ai ricavi della gestione caratteristica, la spesa è deducibile entro il limite del: 1,50% fino a 10 milioni di euro; 0,6% da 10 a 50 milioni di euro; 0,4% oltre i 50 milioni di euro

Spese di vitto, alloggio e trasferte sostenute da professionisti

 

Tipologia di spesa Detraibilità IVA Deducibilità costo Classificazione
Spese di vitto e alloggio del professionista (anche in occasione di convegni e corsi di aggiornamento) SI 75% nel limite del 2% dei compensi percepiti nell’anno Pasti e soggiorni
Spese di vitto e alloggio di rappresentanza NO 75% nel limite dell’1% dei compensi percepiti nell’anno Pasti e soggiorni – Spese di rappresentanza
Spese per vitto, alloggio e trasferte personale dipendente SI 100% Pasti e soggiorni – Lavoratori dipendenti /

Spese per viaggi

Spese per pranzo/cena in occasione di festività religiose, ricorrenze aziendali

 

Tipologia di spesa Detraibilità IVA Deducibilità costo Classificazione
Spese per pranzi/cene alla quale partecipano esclusivamente i dipendenti NO 75% nel limite del 5 per mille delle spese per prestazioni li lavoro dipendente Pasti e soggiorni – Lavoratori dipendenti
Spese per pranzi/cene alla quale partecipano anche soggetti terzi (clienti, fornitori ecc..) NO 75% Pasti e soggiorni – Spese di rappresentanza

 

Tracciabilità dei commensali: ai fini probatori è prevista l’annotazione dei nominativi dei commensali, da effettuare sul retro della copia di cortesia della fattura o dello scontrino “parlante”.

 

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